giovannicecchinato.it logo
search

Intelligens Biennale di Architettura di Venezia 2025

date » 14-05-2025 05:27

permalink » url

tags » biennale, venezia, architetura, intelligens, ratti, buttafuoco, mostra, fotografo,

Intelligens Natural Artificial Collective
Biennale di Architettura di Venezia





Aperta al pubblico il 10 di maggio 2025 la nuova edizione, la 19a, della Biennale di Architettura di Venezia dimostra fin dai primi sguardi, un intento importante nel supportare le idee e le proposte di adeguamento ai cambiamenti climatici in atto nel nostro pianeta.
Fino al 23 novembre 2025, ai Giardini ed all’Arsenale (e con spazi appositi in molte altre location veneziane) saranno in mostra 750 espositori prevenienti da tutto il mondo, che tentano di promuovere un laboratorio dinamico “intelligente, naturale, artificiale e collettivo” che lavori sulle proposte da fornire alle amministrazioni ed agli enti preposti, in merito al tema del cambiamento climatico. Questo laboratorio è la prima fase operativa che si propone questa edizione della Biennale, curata da Carlo Ratti, insegnante al Massachusetts Institute of Technology (MIT) e al Politecnico di Milano ed impegnato come direttore al Senseable City Lab.



Una seconda fase è l’esposizione dei progetti derivanti da una call, denominata “Space for ideas” indetta nel 2024, che ha generato una risposta globale così ampia da risultare impegnativa nella sua gestione, ma che ha permesso di scoprire nuove voci nel panorama dell’architettura mondiale. Nuove idee, nuove collaborazioni, nuovi approcci autoriali, questa sfida alla tradizione, aperta anche idee che rappresentano nel tempo odierno, un futuro prossimo, che si propone di galleggiare nel cosmo, per adattarsi alle nuove ostilità climatiche.
Architettura con composti microbiotici, acque fitodepurate, costruzioni autotermoregolabili, gestione del calore e del freddo, colture aiutate dall’elettronica, nuovi spazi e nuove assistenze alla vita quotidiana provenienti da AI e robotica avanzata, insomma una fucina del futuro in una delle città più antiche del mondo. Un paradosso che suggerisce anche nuove soluzioni ad una città immersa non solo nell’acqua ma anche in mille altri problemi.



Lo sviluppo di questa edizione avviene come di solito nei due luoghi cardine : i Giardini e l’Arsenale, o meglio le Corderie.
Nelle Corderie i progetti esposti in ordine quasi “frattale”, stupiscono lo spettatore per la complessità e la ricchezza (nonché l’innovazione) degli stessi. E’qui che la parola “Intelligenza” di arricchisce dei sinonimi “Artificiale”, “Naturale” e “Collettiva”. Ma è anche qui, nella sezione finale, la raccolta delle proposte che guardano allo spazio, al cosmo, come possibile luogo di azione futura, non visto come via di fuga, ma come luogo di miglioramento di pratiche necessarie alla vita sulla terra.
Dunque un esposizione complessa ma illuminante, tra gli innumerevoli progetti, idee nuove, richiami a futuri possibili, la passeggiata tra le corderie e i padiglioni successivi affascina ed invita alla riflessione ed alla pausa. Pausa che non disdegna un ulteriore sorpresa con uno spazio destinato al rito del caffè. Un installazione che sfrutta la fitodepurazione per produrre l’acqua destinata alla bevanda internazionale, dal vicino bacino dell’Arsenale, un esempio immediato e produttivo che apre a molteplici soluzioni ed usi in zone in cui l’acqua, elemento necessario alla vita, è presente, ma non potabile.





Ai Giardini, ritroviamo negli storici padiglioni, innumerevoli progetti esposti in maniera ancor più esaustiva e maggiormente corredati di spiegazioni.
Rimane interdetto all’accesso il Padiglione Italia, in fase di ristrutturazione e proprio a tal riguardo continua il processo avviato nel 2021 da La Biennale con un percorso di rivisitazione di tutte le proprie attività secondo principi consolidati e riconosciuti di sostenibilità ambientale. Fino dal 2022 è stata ottenuta la certificazione di neutralità carbonica secondo lo standard PAS 2060 per tutte le manifestazioni svolte durante l’anno, grazie a una raccolta dati sulla causa delle emissioni di CO2 generate dalle manifestazioni stesse e all’adozione di misure conseguenti.
In conclusione un esposizione ricca di spunti e da visitare assolutamente, ricordando che i residenti nel comune veneziano hanno diritto alla riduzione sul biglietto d’ingresso, un altro buon motivo per non perdere questa esposizione ricca di cultura e di ricerca.




Qui una galleria di immagini

Tutti i testi e le foto sono protette da copyright.
E' vietato ogni utilizzo o riproduzione anche parziale non espressamente autorizzato dall'autore.
Giovanni Cecchinato Fotografo - All rights reserved - © 2025

Steve McCurry, From this hands Venezia Arsenale

date » 17-10-2016 23:06

permalink » url

tags » Arsenale, fabio novembre, fotografica, from, hands, lavazza, mostra, steve mccurry, this, Venezia, Venice On Set 29 2015,

Steve McCurry
From this hands: A journey along the coffee trail
Venezia, Arsenale, Tesa 113
dal 23 Settembre all’8 Novembre


Venezia alla mattina presto con la bora chiara che spazza le nubi.
La via delle Fondamenta Nove, praticamente nessuno intorno. Ho deciso .. vado a piedi …

Due giapponesi si fermano, continuativamente, a fotografarsi. Ma i capelli coprono ogni volta i volti. Riprovano. E ancora …
Seguo tutto il percorso delle fondamenta (arriverò tra un oretta), sono esposto a nord-est …. tira forte questa bora. Chissà com’è il mare fuori?
Vedo le ochette in tutta la laguna, chissà com’è al largo? (mi ripeto). I vaporetti vengono letteralmente spinti dal vento.
Ho trovato la Callas che mi salutava. Ma poi mi sono accorto che salutava anche altri. Tutti. Flighty….
Venezia di mattina col sole basso delle 8, in questo settembre, è onirica.
Ombre lunghe da est che cozzano contro i muri rossi delle case di Canareggio.
Di fronte a me San Michele e Murano splendono, con il contrasto di un cielo terso, che mi fà vedere le Prealpi friulane, da Piancavallo in poi. Mi pare che siano qui. Le posso toccare … no … lascia perdere.
Devo chiudermi la giacca… e anche il bavero, il vento mi infastidisce il collo.
Tra le case abbandonate in riva, cresce ogni tipo di erbaggio … è curioso … ma non per la fondamenta, per la via, spazzata dal salso, ma sulle pareti, in alto, dove l’acqua piovana arriva… strategie di sopravvivenza floreali.
Passo in fianco all’ospedale, rampe, tecnologia, organizzazione, dopo un minuto di cammino, il cenciaiolo, lui si scusa, ma si chiama “straseta” (straccetto). Ci Convive? Contrasto di luce, contrasto di vita.
Passo dentro, al riparo, sono arrivato a Castello, almeno per un po … non prendo il vento in faccia. Il sole passa tra i pertugi delle case e dei campielli. Le ombre lunghe tornano a salutarmi e la luce dorata rimbalza su ogni cosa.
Ma devo ri-uscire, all’aperto, per superare l’Arsenale … e farmi la passerella, rivedo Murano, da qui è proprio bella.
Dai … ecco l’entrata, Il Thetis è proprio nascosto, faccio fatica a trovare dove hanno allestito la mostra.
Poi la trovo e finalmente posso vedere l’esposizione.

L’enorme struttura è riempita da tanti libri enormi, che aperti, al posto delle pagine, hanno ognuno due foto di Steve McCurry retroilluminate. L’installazione è stata curata da Fabio Novembre e non c’è niente da dire sulla scenicità di tutto l’impianto. D’altra parte, lui, è uno dei talenti italiani più riconosciuti. Una musica pervade l’aria, stile “il Gladiatore”. E’ molto marcato l’aspetto epico del tutto … a me un po stomaca …
A quanto pare la Lavazza non ha badato a spese.
Di sicuro le foto sono belle, curate, colorate, come d’uso del famoso fotografo.
Ma ogni foto mi racconta di una cura enorme, eccessiva, nell’uso della luce … ambiente … più sapienti flash .. schiarite … qualche volta con ritocchi anche eccessivi in postprod, che mentre in certi ritratti emergono anche le porosità della pelle, in altre spariscono a mò di modella plasticata.
Di sicuro un lavoro enorme, ma che non mi sento di elogiare, chiaramente sempre in maniera del tutto personale. Mia opinione personale. Solo personale.
Piacerà sicuramente a molti … a me non troppo.

Dopo un po esco, eravamo in due a guardare la mostra. Forse per via del fatto che è mattina ….
Torno ai Bacini … questo giro torno con il vaporetto, una mezz’oretta di viaggio e sarò di nuovo a piazzale Roma.
Mi siedo e mi assaporo il rientro, mentre l’acqua della laguna gioca animosamente con il vento ed il finestrino.
Due ragazzi inglesi sorridono e mi domandano informazioni. Mi sà che stanno rientrando in patria, guardano tutto estasiati. Sono felici, catturano gli ultimi istanti …. Devono essersi appena sposati. Sono sempre appiccicati. Si .. secondo me .. si sono sposati da poco….
Belli.

Dopotutto … ho fatto una bella camminata … si … Venezia vale sempre la pena …

GJC5373_set_29_2015_.jpgGJC5374_set_29_2015_.jpgGJC5379_set_29_2015_.jpgGJC5384_set_29_2015_.jpgGJC5392_set_29_2015_.jpgGJC5397_set_29_2015_.jpgGJC5400_set_29_2015_.jpgGJC5409_set_29_2015__750x506.jpgGJC5410_set_29_2015__750x506.jpgGJC5411_set_29_2015__506x750.jpgGJC5412_set_29_2015__750x506.jpgGJC5416_set_29_2015_.jpg

search
ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Accetta
Accept
Rifiuta
Reject
Personalizza
Customize
Link
https://www.giovannicecchinato.it/blog-d

Share on
/

Chiudi
Close
loading