2010 - L'equazione Possibile - Mestre
E’ stata quasi una sorta di sfida la volontà di testimoniare attraverso le immagini l’impegno nel porsi accanto al malato, nell’accogliere la sua sofferenza e nel cercare di offrirgli l’aiuto che gli necessita affinché possa affrontare una delle esperienze più difficili, quella in cui il cancro entra nella sua vita facendolo sentire inerme ed indifeso. Era fondamentale salvaguardare la dignità delle persone che nonostante i segni evidenti lasciati sui loro volti e nel fisico dalla malattia e dalla sofferenza, avevano accettato di farsi ritrarre. D’altro canto era importante evitare di suscitare sentimenti compassionevoli che avrebbero fatto percepire in modo ancora più netto la linea di demarcazione che solitamente si viene a creare tra chi è malato e chi non lo è.
La scelta effettuata, che Giovanni Cecchinato è riuscito a rispettare pienamente grazie alla sua professionalità e sensibilità, è stata quella di rappresentare l’intreccio di vicende personali che si intersecano tra loro percorrendo ora un lato ora l’altro di una stessa strada: la strada della vita. E’ per tale motivo che le immagini e le narrazioni che le corredano non si sono soffermate su particolari di immediata lettura, bensì vogliono indurre il lettore a cogliere cosa si cela dietro gli sguardi di chi è ritratto: timori, ansie, preoccupazioni, ma soprattutto serenità propria di chi sa di non essere solo, di chi si è sentito compreso, accolto e protetto nei momenti di rabbia come in quelli di tristezza. Storie di persone che potrebbero appartenere a ciascuno di noi, che si sono intersecate con quelle di A.V.A.P.O.-Mestre, Associazione costituita da professionisti e volontari, i quali hanno scelto di garantire al malato e a chi gli vive accanto tutte le cure di cui necessitano per affrontare le difficoltà connesse con la perdita della salute e poter godere della miglior qualità di vita possibile.
Soffermandosi ad osservare immagine dopo immagine si comprende il grande quadro d’insieme che le accomuna: riconoscere nel malato sempre ed innanzitutto la persona la cui dignità va difesa e ribadita in ogni istante, soprattutto da parte di chi ha abbracciato come credo di vita l’impegno nel dar voce a chi non ha più la forza di farlo.
Ecco quindi come la molteplicità di variabili che entrano in gioco e che solo in parte sono completamente controllabili, possono però portare ad un’equazione possibile. Concetto matematico che nel caso specifico della nostra Associazione non vuole sottolineare quanto giorno dopo giorno viene realizzato sotto forma di interventi diversi a favore di chi chiede un aiuto, bensì evidenziare l’importanza del porsi vicino al malato, del camminare con delicatezza al suo fianco, pronti ad offrirgli il sostegno di cui necessita.
La speranza è che attraverso la riflessione che le immagini inducono ognuno si senta impegnato a promuovere l’esistenza di realtà che operano accanto alla persona malata per consentirle di vivere la malattia tra le pareti della propria casa, considerando tali realtà come l’A.V.A.P.O.-Mestre un valore aggiunto della nostra società.
Stefania Bullo Presidente A.V.A.P.O. Mestre